Giovedì 09 Settembre 2021, La Polizia Postale e delle Comunicazioni ha recentemente indagato una moltitudine di utenti ritenuti responsabili di divulgazione on-line di video di pornografia minorile, eseguendo numerosi arresti e perquisizioni in varie città d’Italia. L’indagine ha riguardato il contrasto della diffusione di video pedo-pornografici su Internet tramite programmi di condivisione di file.
Tra gli arrestati e tutt’ora sotto indagine c’è anche Pierluigi Fusacchia, già noto alle forze dell’ordine per altri tipi di reati. il 67enne residente a Scafa (PE), ed arrestato lo scorso mese di Aprile, è stato rilasciato su provvedimento dell’autorità giudiziaria. Molte delle accuse iniziali sono, a detta del suo avvocato difensore, infondate, in quanto il Fusacchia non avrebbe partecipato alla diffusione di materiale pedo-pornografico, e l’unica accusa rimasta contro di lui è il possesso di foto di minori di età. La cassazione è intervenuta sulla materia con la sentenza del 21/03/2016 n. 11675, riguardante il reato di “Sexting” e lo sfruttamento dei minori, trattandosi comunque sia di un tema giuridicamente molto complesso e di difficile valutazione.
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